di Piergiorgio Cipriano
Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in un post interessante di Donata Columbro e Roberta Cavaglià che parlava di “caldo” e “dati”.
Dato che sono un citizen scientist curioso e mi piacciono i dati, ho deciso di fare una prova anch'io, mettendo le mani nei dati climatici di Ferrara.
Ecco cosa ho scoperto, spiegato in modo semplice e per tutti.
Sono andato sul portale SCIA di ISPRA, sezione "Serie temporali" e:
ho scaricato i dati giornalieri di Temperatura massima (Tmax) e Temperatura minima (Tmin) dal 1986 al 2023 per la stazione “Ferrara urbano” (centro città)
ho convertito i dati in formato XLS e filtrato solo quelli di giugno
ho calcolato le medie mensili di Tmax e Tmin per ogni anno
ho contato il numero di giorni con Tmax maggiore di 30°C e quelli con Tmin maggiore di 20°C
Nota: I dati storici sul portale SCIA di ISPRA arrivano solo fino al 2023; per il 2024 e 2025 ho scairicato i dati dal portale Dext3er di ARPAE selezionando le variabili:
Temperatura dell'aria minima giornaliera a 2 m dal suolo (Tmin)
Temperatura dell'aria massima giornaliera a 2 m dal suolo (Tmax)
Dopo pochi minuti e usando un semplice foglio i calcolo (Excel), ho finalmente visto le "dimensioni" dell'elefante nella stanza: negli ultimi 40 anni (dal 1986 al 2025) i valori medi mensili registrati a Ferrara nel mese di giugno - sia per le temperature massime, sia per le minime - sono cresciuti... e molto:
Temperature massime (Tmax)
Negli ultimi 40 anni, la media delle temperature massime dei giorni di giugno è aumentata di oltre 6 gradi.
Anche il numero di giorni con Tmax sopra i 30°C è cresciuto, con picchi notevoli negli anni 2003, 2012, 2017, 2019, 2022 e 2025. Giugno, che una volta era caldo ma sopportabile, ora regala sempre più spesso giornate “bollenti”.
Temperature minime (Tmin) e “notti tropicali”
Anche le temperature minime sono salite: circa 5 gradi in più in media. Sono aumentate le cosiddette “notti tropicali”, cioè quelle in cui la temperatura non scende mai sotto i 20°C. Nel 2003 ci sono state 19 notti tropicali a giugno, nel 2025 addirittura 22: dormire senza sudare è sempre più difficile!
La Tmax è cresciuta di oltre 6 gradi (linea di tendenza in rosso tratteggiato)
Progressivamente è aumentato il numero di giornate con temperatura massima oltre i 30 °C (in blu scuro, gli anni di picco)
Per le temperature minime si è registrato un aumento di circa 5 gradi
E' anche aumentato il numero di notti tropicali (notti con temperatura sempre oltre i 20 °C), in particolare nel 2003 (19 notti tropicali) e nel 2025 (addirittura 22)
Condivido qui i quattro file Excel con cui ho lavorato:
dati giornalieri di Tmax dal 1986 al 2023 (giugno, da ISPRA)
dati giornalieri di Tmin dal 1986 al 2023 (giugno, da ISPRA)
statistiche annuali finali con grafici (medie mensili di Tmax e Tmin)
Nota 1: nel portale Dext3er di ARPAE oltre ai dati di Tmax e Tmin è possibile scaricare anche i dati di medie giornaliere di temperatura, ma solo a partire dal 2004.
Nota 2: in Dext3er, i dati storici fino al 2023 sono gli stessi disponibili anche nel portale SCIA di ISPRA.
Insomma, non c'è più il giugno di una volta (ma la stessa cosa si può dire anche di luglio e agosto): il caldo si fa sentire di giorno e di notte, con ondate di calore che ormai sono più frequenti di un caffè al bar e notti tropicali che ci fanno sudare sempre di più, come riportato anche nelle proiezioni climatiche di ARPAE al 2050:
Un suggerimento: se vogliamo capire davvero cosa sta succedendo, dobbiamo diventare un po' tutti dei citizen scientist: raccogliere dati dal basso, scaricare e usare quelli ufficiali di ARPAE, ISPRA e altri enti, imparare a "giocarci" un po’, monitorare il nostro clima locale e farci un’idea con i nostri occhi.
È più facile di quanto sembri, può anche essere divertente e soprattutto è il modo migliore per non farci prendere alla sprovvista dal prossimo “forno estivo” ... e dalle fake news e negazionismi vari!
Foto di Alain ROUILLER su Unsplash